Le Gole del Salinello

Le Gole del Salinello

Maggio 28, 2019 0 Di Rocky C.

Le Gole Del Salinello sono un enorme canyon scavato dall’acqua del fiume omonimo, distendendosi lungo una stretta gola dove scorre il fiume Salinello. È un territorio ricco di sorgenti, anche sulfuree e ferruginose, cascate, ruscelli, laghi e grotte come la Grotta di S. Michele Arcangelo, importante è anche il patrimonio naturalistico con le sue foreste di faggi, querce e castagni, alberi di roverella, nocciolo, leccio e ornello, verdi prati fioriti, le famosissime orchidee e stelle alpine. Notevole anche la varietà e la rarità della fauna costituita da tassi, scoiattoli, ghiri, donnole, faine, volpi, cinghiali, camosci, aquile reali, sparvieri, falchi pellegrini, gheppi e coturnici e tanti altri … Nella riserva, infine, vive il raro geotritone italico, piccolo e timido anfibio amante delle grotte e degli anfratti. Le bellissime gole sono tappa consigliata per chi ama passeggiare in sentieri che portano alla scoperta di luoghi indimenticabili e pieni di natura. CeppoProprio nel periodo estivo si può provare l’ebbrezza delle fresche acque con magnifico tuffo; adatto per gli amanti del trekking e dell’avventura… non da perdere nelle vicinanze il Rudere di Castel Manfrino, vero e proprio gioiello dell’architettura militare medievale prima chiamato Castello di Macchia: venne sicuramente costruito a partire dal 1263 dal generale Percivalle d’Oria per ordine di Manfredi in previsione della discesa delle truppe di Carlo d’Angiò, da qui la sua denominazione di Castel Manfrino o Castel Manfrì. Nel periodo angioino essa era dominata da tre torri e al suo interno conteneva oltre alle stalle e agli alloggi della truppa e del castellano, una cappella e una cisterna accanto all’ingresso. Per la realizzazione venne utilizzato il legname proveniente dai boschi circostanti che forse all’epoca erano costituiti ancora da specie pregiate come l’abete bianco. Questa essenza, oggi scomparsa allo stato spontaneo nella zona, sopravviveva almeno fino al 1939. A quasi 1 km troviamo Macchia da Sole, una pittoresca frazione del comune di Valle Castellana. Il suo nome deriva dal termine abruzzese medievale “maccla”, traducibile con macchia, bosco. Fino al XVII secolo era conosciuta anche come Branchisco per la presenza di un tempio in onore di Branco, figlio del dio del Sole, o per il fatto che la zona era utilizzata come pascolo libero per branchi di animali. Molto più bello l’altro nome, con il quale era citata nei secoli compresi tra ‘ 400 e ‘600, Macchia del Conte che faceva diretto riferimento a memorie feudali. Macchia da Sole è il centro più importante, si allunga con i centri della Valle del Salinello e poi con quelli della Valle Castellana. Macchia presenta quasi esclusivamente edifici moderni e del secolo scorso. All’ ingresso del paese esiste il Palazzo Spagnolo, una casa fortificata con muratura irregolare con conci squadrati agli spigoli; abbiamo poi la seicentesca chiesa parrocchiale dedicata a San Giovanni Battista ed infine questa località soddisfa anche i nostri palati con assaggi di piatti tipici pastorali come il “pecorino”. A pochi chilometri da Macchia di Sole vi sorge la località Il Ceppo, una frazione di Rocca Santa Maria situata a 1500 m di altitudine ed anch’essa posata all’interno dell’area dei Monti della Laga in Provincia di Teramo. In questo autentico “paradiso naturale”, così definito da molti amanti della natura, si possono fare incantevoli escursioni, infatti è meta turistica molto apprezzata anche da fuori regione.

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